Valutazione del Mutuo di riassetto - I fase
Il progetto che FBK-IRVAPP intende portare avanti con la collaborazione della Banca d’Italia – Nucleo di Trento – e con l’Istituto di Statistica della Provincia di Trento sulla base dell’accordo di collaborazione <Ammortizzatori> rientrante nel Protocollo di intesa per l’attuazione di ricerche statistiche azione, si propone di valutare gli effetti della misura denominata “Mutuo di riassetto – I fase” implementata dall’amministrazione provinciale trentina nel 2009 come risposta al progressivo deteriorarsi delle condizioni patrimoniali delle imprese trentine in seguito alla crisi economica. L’obbiettivo dell’intervento era il riordino della struttura patrimoniale delle aziende interessate, così da migliorare la loro esposizione verso il sistema bancario e quindi evitare la stretta creditizia che aveva cominciato ad interessare il resto del Paese.
I motivi per cui la ricerca in parola risulta interessante sono molteplici. In primo luogo, il “Mutuo di riassetto” costituisce una forma di politica industriale indiretta, in quanto non incide direttamente sui processi produttivi o decisionali dell’impresa, ma fornisce alla stessa strumenti per affrontare periodi di stress finanziario. Nello specifico, la misura è andata ad agire sul fronte della credibilità finanziaria delle imprese, cercando di arginare il diffuso clima di sfiducia fra gli agenti economici che, da più parti, è indicato come una delle cause più profonde della riduzione nell’accesso al credito a partire dal 2008. In secondo luogo, nonostante l’utilizzo di garanzie al credito sia caldamente suggerito sia dall’OECD che dalla Commissione Europea, l’analisi economica non ha ancora fornito una chiara valutazione degli effetti di questo tipo di misure, lasciando quindi un vuoto conoscitivo che influenza non solo la teoria economica ma soprattutto la capacità da parte degli enti pubblici di indirizzare le risorse verso le politiche più efficienti.
Per la valutazione dell’efficacia dell’intervento si farà ricorso a tecniche d’analisi controfattuali, attraverso le quali si vuole verificare se le imprese beneficiarie abbiano effettivamente migliorato la composizione dell’esposizione bancaria, con un incremento della proporzione dei debiti a lungo termine; se l’intervento ha in qualche misura ridotto la probabilità di fallimento delle imprese; ed infine se il miglioramento nella struttura finanziaria abbia prevenuto la riduzione nel flusso di fondi da parte degli istituti di credito negli anni successivi alla manovra, come conseguenza dell’esacerbarsi della stessa.
Collaboratori esterni: Antonio Accetturo, Maria Lucia Stefani (Banca d’Italia)