Percezione e partecipazione alla formazione continua: un’analisi sulle imprese artigiane della provincia di Trento
La formazione aziendale è considerata come un importante strumento per accrescere la produttività di un’impresa, incentivarne la capacità di innovare e aumentare la soddisfazione e la motivazione dei propri dipendenti. Tuttavia, molte imprese, soprattutto piccole, sembrano non considerare la formazione fra le priorità aziendali (Kotey e Folker, 2007; Storey, 2004).
I dati provenienti dall’indagine Excelsior di Unioncamere indicano che nel 2022 la quota di imprese italiane che ha fornito attività di formazione ai propri dipendenti tramite corsi (svolti internamente o esternamente) è salita al 26%, riportandosi quindi in linea con le tendenze osservate nel periodo pre-pandemia. Tuttavia, le micro e piccole imprese (1-9 e 10-49 addetti) rimangono sempre a livelli inferiori rispetto alle medie e grandi imprese (Excelsior, 2023). Le motivazioni principali si rifanno sostanzialmente ad una sottovalutazione dei benefici e a una sovrastima dei costi della formazione stessa (Barrett e Mayson, 2007; Storey, 2004; Storey e Westhead, 1997).
Il progetto, svolto in collaborazione con Agenzia del lavoro, vuole capire come la percezione che gli imprenditori artigiani hanno rispetto alla formazione influenzi la propensione a partecipare e/o svolgere interventi formativi, sia che siano rivolti agli imprenditori stessi sia che siano rivolti ai loro dipendenti.
Attraverso la somministrazione di un questionario verrà rilevata la percezione dei piccoli e microimprenditori artigiani per poi incrociarla con i dati di natura amministrativa sulla tipologia dei destinatari, di imprese e di formazione erogata, in modo da fornire un quadro descrittivo generale.
A partire da questa evidenza, il progetto prevede anche lo sviluppo di un intervento informativo mirato per capire se una maggiore consapevolezza del ruolo della formazione continua abbia effetti sulla percezione e sul take-up delle attività di formazione.