Aiuti finanziari a studenti meritevoli provenienti da famiglie a basso reddito e i suoi effetti sull'iscrizione all'Università

Nel 2009 la Provincia autonoma di Trento ha varato un programma per incentivare l’iscrizione all’università di studenti meritevoli provenienti da famiglie a basso reddito. Il programma si basa su un sussidio monetario, erogato sotto forma di borsa di studio, che verrà fornito agli studenti che hanno ottenuto il diploma di maturità con un punteggio finale di almeno 93/100 e le cui famiglie hanno un reddito Icef al di sotto di una determinata soglia. L’ammontare della borsa dipenderà dal reddito familiare e dalla sede universitaria prescelta e il suo rinnovo si baserà sulla condizione economica e sui risultati accademici ottenuti. In generale, gli studenti provenienti da famiglie a basso reddito hanno rischi elevati di non iscriversi all’università o, se si iscrivono, di non portare a termine gli studi. Ricerche svolte negli Stati Uniti hanno mostrato come le decisioni degli studenti di iscriversi all’università siano influenzate positivamente da misure di finanza pubblica e dall’entità delle rette scolastiche. Inoltre, è emerso come ci sia un effetto diretto del reddito familiare sul rendimento scolastico degli studenti, anche se è presente una notevole eterogeneità nella dimensione dell’effetto identificato. Queste ricerche indicano che l’effetto negativo di un basso reddito sul rendimento dei ragazzi permane anche dopo aver controllato per il background familiare e per altri fattori chiave che si pensa possano influenzare la riuscita scolastica.

Lo scopo di questo progetto è di valutare se un aiuto finanziario abbia un effetto diretto e positivo sull’iscrizione all’università e sui risultati accademici, a parità di altri fattori che possano influenzare la riuscita scolastica quali: abilità innate, istruzione dei genitori, stile di educazione e ambiente casalingo. La questione fondamentale è, quindi, se siano le risorse economiche in sé a fare la differenza nell’incentivare gli studenti ad iscriversi e a completare l’università.

I dati utilizzati per la valutazione provengono da una serie di indagini campionarie svolte sulla popolazione degli studenti trentini diplomatisi dal 2009 al 2012. In questo modo è stato possibile raccogliere informazioni dettagliate riguardo sia alle scelte di istruzione che ai risultati accademici. La raccolta dati, svolta tramite procedure CATI e CAWI, ha riguardato circa 2.700 studenti per ogni coorte ed è stata possibile grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento.

I risultati empirici, basati su un regression discontinuity design, mostrano come la misura non abbia effetti sulla probabilità di immatricolazione, ma che invece influenza in modo rilevante la scelta della facoltà. Infatti, è emerso come gli studenti ammissibili alla Borsa 5B abbiano elevate probabilità di iscriversi in atenei al di fuori di Trento in facoltà che però non sono presenti sul territorio trentino, come, per esempio, medicina, veterinaria, farmacia e architettura.

Date: Dal 2009 al 2015

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